lunedì 30 luglio 2012

Esequie del dott. Giuseppe Camadini - Omelia del Vescovo Luciano Monari - Chiesa Cattedrale di Brescia, 27 luglio 2012

C’è qualcosa di noi che rimanga oltre la morte? qualcosa delle nostre scelte, delle nostre realizzazioni che possa essere considerato eterno? La domanda ci sale dal cuore tutte le volte che muore una persona che conosciamo o amiamo o stimiamo. L’uomo è per sua natura un creatore di pensieri, di decisioni, di azioni; egli vive sogni, paure, attese; attorno a lui si forma e cresce un mondo ricchissimo di relazioni, di gesti, di parole; ebbene, di tutto questo complesso vario e ammirevole che costituisce la nostra vita, rimane qualcosa? O tutto è destinato ad essere corroso e divorato dal tempo? Vita e morte si affrontano ogni giorno in un duello che sembra non avere tregua: c’è, ci sarà un vincitore? 
Il dottor Camadini ha vissuto un’esistenza straordinariamente attiva, impegnata. Verso di lui Brescia e in particolare la Chiesa bresciana hanno un grande debito di riconoscenza per quanto egli ha fatto: sono numerose le istituzioni che lo hanno visto attore e protagonista nel campo dell’educazione, dell’informazione, dell’editoria, dell’economia, del diritto. La memoria di Paolo VI, il nostro Papa bresciano, gli deve molto per l’impegno serio di studio e di ricerca che da lui è stato promosso. Il dottor Camadini apparteneva a quella straordinaria tradizione di laicato cristiano che proviene dalla Valle Camonica, che tanta importanza ha avuto in passato e tanta continua ad averne oggi. Toccherà ad altri a tracciare con precisione il profilo completo della sua vita e della sua molteplice attività. Noi, qui, vogliamo semplicemente benedire il Signore per quanto di buono ci ha donato attraverso il servizio di questo nostro fratello nella fede e riconsegnare la sua vita al Signore con fiducia e speranza piena. 
Nella liturgia della parola ci è stato donato un annuncio ricco di speranza: “Le anime dei giusti – dice – sono nella mani di Dio… in cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati… li ha saggiati… li ha graditi come l’offerta di un olocausto.” La vita, dice il libro della Sapienza, porta con sé una inevitabile dose di fatica, di pena; ma è una pena relativamente breve, che ha presto un termine e che sfocia nel mistero infinito di Dio e della sua pace. La condizione perchè questo passaggio avvenga è che l’esistenza dell’uomo possa essere presentata a Dio come un’esistenza provata, saggiata, gradita a Lui. Ma può la nostra povera esistenza, con tutte le sue opacità e le sue debolezze, essere gradita a Dio – a quel Dio così puro che i suoi occhi non possono sopportare il male? Chi può presumere di essere giusto agli occhi del Santo? Saremmo condannati alla tristezza e alla rassegnazione se Dio stesso non ci venisse incontro con l’abbondanza della sua misericordia: “La speranza, ha insegnato san Paolo, non delude, perché l’amore di Dio è stato diffuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.” 
Se fossimo lasciati a noi stessi, la speranza potrebbe avere al massimo la lunghezza della nostra vita: alcuni anni, sempre troppo pochi. Ma l’amore di Dio è stato diffuso nei nostri cuori, ha umiliato il nostro orgoglio, ha purificato il nostro egoismo e ha dato forma dentro di noi a nuovi pensieri e desideri di bene, ha guidato le nostre scelte ponendo in esse, come motivazione, un amore senza ipocrisia: su questo amore di Dio per noi poniamo la nostra sicurezza. Quando ancora eravamo peccatori, quindi senza alcun merito, Cristo è morto per noi. Se Dio ha fatto tutto questo, se si è preso cura di noi fino al punto di donare il suo Figlio Unigenito, certo non lo ha fatto per poi abbandonarci a noi stessi e alla morte; se ci ha raccolti dentro al suo amore è perché egli vuole renderci partecipi della sua gioia. Le benedizioni del Signore non sono finite, non si estinguono col passare inesorabile del tempo; si rinnovano invece ogni mattina. E se il Signore ha benedetto la vita di questo nostro fratello, Giuseppe, anche ora che abbiamo davanti a noi il suo corpo senza vita continuiamo a credere che la benevolenza del Signore per lui continui; che il Signore lo accolga come servo buono e fedele. “Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità, i fedeli nell’amore rimarranno presso di lui, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.” Il disegno di Dio sul mondo e sulla storia, il senso della vita e della morte, la speranza che va oltre la morte sono misteri che si aprono a chi li accosta con rispetto e amore, a chi pone un atto originario, libero, gratuito di fiducia nei confronti della realtà e di Dio creatore. 
L’esistenza cristiana è esistenza nel mondo, fatta di lavoro e di fatica, di amore e di lotta, di progetti, speranze e delusioni, come l’esistenza di ogni uomo; ma l’esistenza cristiana è, nello stesso tempo, esistenza in Cristo, fatta di vangelo e di eucaristia, di fedeltà e di amore fraterno - una vita perciò che ci viene da Dio e tende a Dio. Se uno è davvero cristiano, il criterio supremo delle sue scelte non è il successo nel mondo, ma la conformità al vangelo, cioè alla parola di Gesù. Nella misura in cui l’esistenza cristiana viene da Dio e non si spiega col desiderio di ottenere ricchezza e gloria nel mondo, nella medesima misura la morte non riesce ad afferrarla e ad appropriarsene del tutto. Quello che c’è in noi di obbedienza al vangelo, di conformità a Gesù Cristo, di apertura a Dio, tutto questo sfugge alla presa della morte e ha già in sé il sapore dell’eternità.
Nel momento in cui presentiamo Giuseppe Camadini al Signore, contiamo esattamente su questo. L’elenco delle cose che egli ha fatto è impressionante, ma non è ciò che più conta. Conta il cuore di credente che egli è stato: conta il suo amore senza riserve verso la Chiesa, la sua devozione al papa e al vescovo – chiunque egli fosse – soprattutto conta la sua fedeltà umile ai gesti semplici della vita cristiana: la preghiera del mattino e della sera, il catechismo, la Messa insieme a tutti, la comunione, i sacramenti. La vita cristiana è fatta dei banchi di Chiesa dove il ricco e il povero stanno gomito a gomito e pregano insieme; è fatta del confessionale dove tutti, piccoli e grandi, si inginocchiano per ricevere l’identica misericordia di Dio; è fatta del segno di pace sincero che si scambia con il vicino, forse nemmeno conosciuto. Qui il cristiano impara l’umiltà e il rispetto per tutti i fratelli. 
Di questo stile limpido di vita cristiana posso dare testimonianza a favore del dott. Camadini. È stata una persona amata e rispettata, ma anche avversato e discusso: è il destino di tutti quelli che hanno responsabilità importanti e che non possono illudersi di poter piacere a tutti. Ma anche chi valutava le cose in modo diverso da lui doveva riconoscere il suo disinteresse, la sua dedizione al bene, alla Chiesa.
Per quanto mi riguarda, quello che ricordo con maggiore tenerezza sono alcuni suoi atteggiamenti di semplicità, come di bambino. Probabilmente questo apparirà strano a chi ha conosciuto solo il Camadini pubblico, quello dei Consigli di Amministrazione e delle decisioni ferme; ma, incontrandolo da vicino, c’erano momenti belli, in cui la commozione prevaleva e in cui il cuore si apriva a un sorriso limpido, senza difese. Momenti di semplicità che sono nello stesso tempo momenti di verità. Anche per questi momenti mi sento di affidare Giuseppe alla bontà e alla misericordia del Signore. 
Scrive sant’Agostino al termine delle sue Confessioni: “Noi ora siamo mossi a fare il bene, dopo che il nostro cuore è stato rigenerato dal tuo Spirito…. Alcune nostre opere possono essere buone per i tuoi doni, ma non sono per sempre. Eppure dopo di esse speriamo di riposare nella tua immensa santità. Tu, Bontà a cui nessun bene manca, riposi eternamente, perché tu stesso sei il riposo… A te chiediamo, in te cerchiamo, a te bussiamo: così, così otterremo, così troveremo, così ci sarà aperto.” A pochi accade di morire con la consapevolezza di aver portato a perfetto compimento la loro opera; nella maggior parte dei casi la morte interrompe i nostri progetti e l’arco della vita sembra rimanere spezzato, incompleto. Ma tutto questo non deve produrre in noi avvilimento e malinconia; è piuttosto motivo di appello a Dio e di abbandono in lui. A lui chiediamo che dia fermezza e solidità a quanto abbiamo compiuto; che porti a completezza quello che noi lasciamo imperfetto. Il Signore porti a compimento l’esistenza di questo nostro fratello e la sigilli col segno consolante della sua grazia. Noi ci fidiamo delle sue parole quando ci dice: “Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Vado a prepararvi un posto…. Verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi” Sono parole pronunciate durante l’ultima cena, quando i discepoli stavano per scontrarsi con l’apparente fallimento dell’opera di Gesù: prima che Gesù avesse potuto conquistare qualsiasi obiettivo, quando tutto era ancora incerto, la morte sembrava celebrare una vittoria piena. “Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.” Ci aggrappiamo a queste parole nel momento in cui consegniamo a Cristo la vita del dott. Camadini e mentre riprendiamo il cammino tra la consolazioni dello spirito e le tribolazioni del mondo teniamo davanti a noi l’immagine chiara della meta: “Del luogo dove io vado voi conoscete la via… Io sono la via, la verità, la vita.” 

martedì 24 luglio 2012

CAMALDOLI 2012


Si aprono le Settimane Teologiche di CamaldoliPDFStampaE-mail
domenica 22 luglio 2012
Si è aperta oggi a Camaldoli la I Settimana Teologica della FUCI, dal titolo “Se fosse un profeta”? (Lc 7, 39) Profezia e testimonianza cristiana oggi, che si protrarrà fino a sabato 28 luglio sul tema della profezia e della testimonianza. Guideranno le riflessioni sul tema Luciano Manicardi, monaco e vice Priore della Comunità di Bose e Benedetta Zorzi, benedettina e docente di filosofia e teologia. La II Settimana, dal titolo "Nelle parole la Parola". Cristianesimo e culrtura contemporanea, si svolgerà tra il 29 luglio e il 4 agosto.


COMUNICATO STAMPA
I Settimana Teologica della FUCI: profezia e testimonianza

Si è aperta oggi la I Settimana Teologica a Camaldoli della FUCI, dal titolo “Se fosse un profeta”? (Lc 7, 39) Profezia e testimonianza cristiana oggi, che si protrarrà fino a sabato 28 luglio sul tema della profezia e della testimonianza. Guideranno le riflessioni sul tema Luciano Manicardi, monaco e vice Priore della Comunità di Bose e Benedetta Zorzi, benedettina e docente di filosofia e teologia. Dal 29 luglio al 4 agosto si svolgerà invece la II Settimana dal titolo“Nelle parole la Parola” Cristianesimo e cultura contemporanea.

La Settimana vedrà affiancarsi alle lezioni dei relatori, laboratori di approfondimento e momenti di formazione federativa. Il tutto inserito all’interno dei ritmi e dei tempi della comunità monastica camaldolese. Numerosi gli studenti provenienti da tutta Italia che anche quest’anno parteciperanno alle Settimane di studio e riflessione e che hanno scelto di trascorrere il loro tempo in questo luogo significativo.

«Le due Settimane Teologiche, appuntamento di lunga tradizione – affermano i Presidenti Nazionali Francesca Simeoni e Stefano Nannini – che ereditiamo dagli anni in cui G.B Montini era Assistente centrale della FUCI, mantengono una valenza ancora attuale. Esse sono il segno di giovani che desiderano impegnarsi, anche d’estate, nel campo sociale, culturale e spirituale, convinti che questo rappresenti un tempo propizio per la propria formazione personale, che produrrà i suoi frutti nelle comunità di appartenenza in un domani vicino».

Domani, alle 9.30, si aprirà ufficialmente la Settimana Teologica con la lettura della Relazione introduttiva della Presidenza Nazionale.

E’ possibile trovare il programma e i relativi aggiornamenti sul sito nazionale www.fuci.net

Camaldoli, 22 luglio 2012

UFFICIO STAMPA FUCI
via della Conciliazione, 1
00193 – Roma
Tel. 331.17.77.861
presidenza@fuci.net
www.fuci.net 

venerdì 25 maggio 2012

BUON LAVORO STEFANO E GIAMBATTISTA!


venerdì 25 maggio 2011
Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha nominato Stefano Nannini, della diocesi di Lucca, Presidente Nazionale maschile della Fuci per il biennio 2012-2014. L'intera Federazione esprime i migliori auguri per un proficuo lavoro a Stefano e ringrazia Alberto Ratti per la dedizione e l'impegno profuso in questi anni di servizio. In questi giorni inizia il suo servizio in Presidenza anche il nuovo Vicepresidente Nazionale maschileGiambattista Coltraro, del gruppo di Catania, eletto durante i lavori del 61° Congresso Nazionale di Urbino. Anche a lui rivolgiamo gli auguri per l'incarico e ringraziamo Andrea Minardi per il servizio svolto in questi anni.


COMUNICATO STAMPA

STEFANO NANNINI NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE MASCHILE DELLA FUCI

Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha nominato Presidente Nazionale Maschile della FUCI per il biennio 2012 – 2014 Stefano Nannini della diocesi di Lucca.
Nannini, 24 anni, del gruppo FUCI di Lucca è studente della Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Pisa.

L'intera Federazione esprime i migliori auguri per un proficuo lavoro a Stefano Nannini e contestualmente rivolge ad Alberto Ratti, Presidente Nazionale uscente, il più vivo ringraziamento per la dedizione e l'impegno profusi in questi due anni.

In questi giorni ha iniziato il suo servizio in FUCI anche il nuovo Vice Presidente Nazionale Maschile, Giambattista Coltraro, del Gruppo FUCI di Catania, eletto durante i lavori del 61° Congresso Nazionale di Urbino, svoltosi a fine aprile. A Giambattista Coltraro rivolgiamo gli auguri per l'incarico al quale è stato chiamato e al contempo ringraziamo Andrea Minardi per il servizio svolto nel biennio appena concluso.

Roma,  25 maggio 2012



dal sito della Fuci Nazionale.

sabato 19 maggio 2012

TRE BOMBE DAVANTI AD UNA SCUOLA


All'istituto professionale Morvillo – Falcone di Brindisi, stamattina intorno alle 8.00, orario di entrata degli studenti a scuola, sono stati fatti scoppiare tre ordigni che hanno ucciso una ragazza di 16 anni – Melissa Bassi – e ferito in maniera grave altri sette ragazzi della scuola.
Probabilmente l’attacco è arrivato dalla criminalità organizzata, e sicuramente ha colpito al cuore della città, in una strada piena di studenti, all’entrata di una scuola superiore intitolata alla moglie del giudice Giovanni Falcone, che perse la vita combattendo la mafia. Anche se non è ancora chiaro a chi attribuire la responsabilità dell’attentato, ciò che deve far preoccupare è che l’attacco sferrato aveva un obbiettivo ben preciso: una  scuola di giovani attenti e sensibili al tema della legalità. Ciò che è stato colpito oggi, concretamente, è il futuro del nostro Paese. Ciò che quest’atto di violenza ha messo in discussione è la possibilità, che risiede in noi giovani che studiamo e ci impegniamo, di uscire da questo momento di crisi del Paese.
 Il presidente Napolitano rinnova, «l'appello alla vigilanza e al fermo e concorde contrasto nei confronti di ogni focolaio di violenza eversiva». La Santa Sede esorta il Paese a reagire con forza. Il Presidente del Consiglio ha espresso«profondo dolore, costernazione e sdegno» e ha deciso l'esposizione delle bandiere a mezz'asta per oggi e per i prossimi tre giorni in tutti gli uffici pubblici». Su Twitter si rincorrono i messaggi di solidarietà alle vittime, e si organizzano raduni, incontri e fiaccolate in tutte le città italiane.
La FUCI tutta esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza all’intera comunità brindisina e si unisce alla preghiera per le famiglie dei ragazzi coinvolti nella tragedia.
Se noi giovani, educati alla legalità, con la nostra onestà e la nostra coerenza le negheremo il consenso, anche questa violenza che sembra onnipotente e misteriosa svanirà come un incubo.


da: http://www.fuci.net/content/view/1213/43/

lunedì 30 aprile 2012

Conclusione del 61° Congresso Nazionale



Si sono conclusi, domenica 29 aprile a Roma, i lavori del 61° Congresso Nazionale della FUCI, che ha visto la partecipazione dei congressisti al rito di beatificazine di Giuseppe Toniolo presso la Basilica di S. Paolo fuori le mura a Roma. Pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa conclusivo.

COMUNICATO STAMPA
Chiusura del 61° Congresso Nazionale della FUCI

Il 61° Congresso Nazionale della FUCI, apertosi a Urbino mercoledì 25 aprile, si èconcluso oggi, domenica 29 aprile, a Roma con la partecipazione degli oltre 200 congressisti al rito di beatificazione del Servo di Dio Giuseppe Toniolo.

La Celebrazione Eucaristica, che si è svolta alle ore 10.30 presso la Basilica di S. Paolo fuori le mura, è stata presieduta dall'arcivescovo emerito di Palermo, card. Salvatore De Giorgi.

«Abbiamo voluto inserire la partecipazione al rito di beatificazione di Giuseppe Toniolo – affermano i Presidenti Nazionali, Francesca Simeoni e Alberto Ratti – in quanto sentiamo la figura di Giuseppe Toniolo, professore universitario e uomo di fede, molto vicino allo spirito della nostra Federazione. Inoltre la nostra partecipazione si spiega per ragioni storiche, dato che fu proprio la FUCI, nella persona dell’allora presidente Igino Righetti, a richiedere l’avvio della causa di beatificazione».

Ad Urbino il Congresso ha visto svolgersi al suo interno l’Assemblea Federale, che vede riuniti tutti i rappresentanti dei livelli federativi, chiamati a dettare le linee guida per l’anno successivo.

L’Assemblea Federale ha approvato le Tesi Congressuali. «Oggi, a cinquant’anni di distanza, la FUCI avverte l’esigenza di dedicare una riflessione particolare al Concilio nella convinzione che nei suoi frutti possa ancora riscontrarsi una parola capace di parlare all’uomo di ogni tempo e consapevole della necessità di continuare con amore un cammino che è stato affidato anche a noi giovani».

Il Consiglio Centrale svoltosi in seno all’Assemblea Federale, nel pomeriggio di verdì 27 aprile, ha riconosciuto il gruppo di Caltagirone ed ha accolto la candidatura del gruppo di Rimini, come gruppo ospitante il 63° Congresso Nazionale. «Al gruppo di Caltagirone va il nostro benvenuto nella Federazione – affermano dalla Presidenza Nazionale – e al gruppo di Rimini il nostro grazie per il servizio che svolgeranno per la FUCI, con la preparazione del prossimo Congresso».

Roma, 29 aprile 2012

UFFICIO STAMPA FUCI
via della Conciliazione, 1
00193 – Roma
Tel. 331.17.77.861
www.fuci.net

domenica 29 aprile 2012

GIUSEPPE TONIOLO



Oggi a Roma, nella basilica di San Paolo fuori Le Mura, si tiene la beatificazione di Giuseppe Toniolo (1845-1918): economista, professore universitario, padre di famiglia, laico di Azione Cattolica; portò una nuova visione nei rapporti tra impresa, finanza e bene comune. 






http://www.youtube.com/watch?v=fOPV83WrqVM

mercoledì 25 aprile 2012

Intervento del Presidente Napolitano all’incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma




Saluto con vivo compiacimento tutte le rappresentanze militari e civili a cominciare da quelle del Parlamento e del governo, che hanno voluto concorrere oggi qui a dare significato e solennità alla celebrazione del 25 aprile. Si tratta di una ricorrenza fondamentale nella storia dell'Italia unita, di quelle che più ne hanno segnato il cammino sulla via dell'indipendenza, della dignità, della libertà, della coesione nazionale. Sappiamo bene quel che la data del 25 aprile più che mai simboleggia : la capacità di riscossa e di mobilitazione di un popolo duramente provato dalla dittatura, dalla guerra e dalla fatale disfatta della fuorviante alleanza con la Germania nazista ; la capacità di nobile reazione e di rapida ricostruzione delle forze dello Stato che più rischiavano di uscire umiliate dal crollo dell'8 settembre 1943, cioè le nostre Forze Armate, che avevano storicamente legato la loro missione alla causa delle guerre per l'unità e l'indipendenza della Nazione, fino a superare la durissima prova del primo conflitto mondiale. Ed è per tutto ciò che abbiamo collocato al giusto posto nelle celebrazioni del Centocinquantenario la ricorrenza della Liberazione, che fu anche riunificazione di un'Italia divisa e lacerata dall'occupazione e repressione nazista.
Nell'ascoltare innanzitutto i vostri interventi, generale Buscemi, senatore Agostini, tornavo a riflettere sull'importanza, che voglio ancora sottolineare, del fondersi in uno stesso spirito di consapevolezza e di impegno unitario delle associazioni d'Arma, combattentistiche e partigiane. Ogni separazione e incomprensione è stata superata tra tutte le entità che hanno combattuto per l'Italia compiendo il proprio dovere fino all'estremo sacrificio : formazioni partigiane, unità delle vecchie e nuove Forze Armate, combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nei reparti regolari delle Forze Armate, combattenti alleati, militari e civili passati attraverso le prove della prigionia e dell'internamento. E' importante che tutte queste, e ancora altre, realtà siano rappresentate nell'incontro di oggi.
Ma non solo in questi anni si è pienamente compiuta la giusta valorizzazione, per non breve tempo mancata, dell'apporto dei militari, in molteplici forme, alla Resistenza ; si è più in generale posto in piena luce il volto unitario di quella grande esperienza collettiva nazionale. Anche attraverso analisi e riflessioni critiche, e rimuovendo reticenze se non occultamenti della verità, si sono messi a fuoco momenti negativi o aspetti fuorvianti di un processo di altissimo valore ideale e morale, ma anche complesso e non esente da ombre. E si è lavorato tenacemente per liberare l'immagine e il volto della Resistenza dalle ferite di quel che fu anche guerra civile e dalle stratificazioni di ostilità e di odio di cui ancora rimanevano tracce. Così, il 25 aprile è diventata la festa di tutto il popolo e la Nazione
italiana ; e nessuna ricaduta in visioni ristrette e divisive del passato, dopo lo sforzo
paziente compiuto per superarle, è oggi ammissibile. Ringrazio perciò in modo particolare
di quel che fu anche guerra civile e dalle stratificazioni di ostilità e di odio di cui ancora rimanevano tracce. Così, il 25 aprile è diventata la festa di tutto il popolo e la Nazione
Armate è in effetti essenziale nel mondo in cui viviamo. Quegli stessi valori di libertà, giustizia, pace e cooperazione tra i popoli che ispirarono la Guerra di Liberazione ormai 67 anni fa sono oggi alla base del significativo impegno
italiana ; e nessuna ricaduta in visioni ristrette e divisive del passato, dopo lo sforzo
paziente compiuto per superarle, è oggi ammissibile. Ringrazio perciò in modo particolare
i rappresentanti in questa sala di tutte le parti politiche in seno alle istituzioni nazionali, laziali e romane.
E' una grande forza della democrazia il promuovere occasioni di unità tra tutte le forze
politiche e sociali che si riconoscono in fondamentali valori comuni, quelli che si celebrano in una giornata come il 25 aprile, quelli che sono sanciti nella prima parte della Costituzione repubblicana. Di occasioni di unità, di terreni di dialogo e di responsabile collaborazione, il nostro paese ha assoluto bisogno per affrontare con successo le gravi difficoltà finanziarie, economiche e sociali riconducibili a troppi ritardi e carenze nello sciogliere nodi strutturali e istituzionali che ostacolano il pieno dispiegamento delle straordinarie risorse ed energie su cui l'Italia può far leva.
Le difficoltà attuali del nostro paese, pur poste al centro di politiche rigorose avviate in
questi mesi dal governo e dal Parlamento, richiedono anche una nostra seria iniziativa al
livello dell'Unione Europea, perché in quella sede si operino riequilibri e si adottino
indirizzi essenziali per promuovere crescita e occupazione in tutta l'area dell'Euro. Ma non si attenui in noi la consapevolezza dei nodi che ci tocca sciogliere : tra i quali certamente quello del pesantissimo debito pubblico accumulatosi nei decenni e mai fatto oggetto di una decisa, costante, sistematica azione di abbattimento, innanzitutto attraverso la complessiva riduzione e insieme la razionale selezione e riqualificazione della spesa pubblica.
E' un discorso che riguarda anche la spesa per la Difesa : e non solo per acute necessità di
risparmio e oculatezza, ma per poter disporre nel prossimo futuro di "uno strumento militare operativamente efficace", come ha qui detto il ministro Di Paola. Egli stesso, a nome del governo, ha di recente prospettato al Parlamento una linea progettuale di profonda riorganizzazione delle Forze Armate, di profonda revisione dello strumento militare. Se non tocca a me entrare nel merito di questo progetto, lasciatemi dire che condizione essenziale per un così arduo e complesso sforzo è l'adesione convinta, è l'apporto di volontà, disponibilità e collaborazione di tutti gli appartenenti alla Difesa, in servizio e anche - per la loro autorità morale e la loro esperienza - attualmente in congedo.
Si operi quindi insieme, senza esitazioni e incertezze, e anche disponendosi a scelte dolorose, per la realizzazione di questo indispensabile progetto di revisione.
Poter contare su una sobria razionalizzazione e su una rinnovata efficienza delle Forze
Poter contare su una sobria razionalizzazione e su una rinnovata efficienza delle Forze
Armate è in effetti essenziale nel mondo in cui viviamo. Quegli stessi valori di libertà, giustizia, pace e cooperazione tra i popoli che ispirarono la Guerra di Liberazione ormai 67 anni fa sono oggi alla base del significativo impegno dell'Italia per la sicurezza internazionale e la stabilizzazione delle aree di crisi del XXI secolo, in seno all'Unione Europea, nell'Alleanza Atlantica e nell'ambito delle Nazioni Unite. E' un impegno che attualmente vede le nostre Forze Armate schierare migliaia di uomini e mezzi in numerose missioni internazionali, in Afghanistan, in Libano, nei Balcani, nell'Oceano Indiano : e il mio pensiero solidale va ai nostri Marò, che ci auguriamo di veder tornare presto liberi in Italia.
La dignità, il coraggio, la professionalità con cui i militari italiani assolvono il proprio
compito in tante diverse regioni del mondo, mettendo sovente a rischio la loro stessa vita,
hanno costante riscontro nei ripetuti riconoscimenti che la Comunità Internazionale tributa
loro, ma anche nelle concrete espressioni di riconoscenza delle popolazioni interessate, della gente comune che, in quelle aree, grazie all'impegno italiano, ritrova la fiducia e con essa la speranza di poter condurre una vita serena e costruire un futuro migliore.
Domani sarò all'Altare della Patria per inchinarmi alla memoria dei caduti nelle guerre di Liberazione e di tutti i nostri caduti, e mi recherò quindi a Pesaro per celebrare la Festa del 25 aprile in luoghi in cui combattenti per la libertà e inermi civili pagarono prezzi elevati in termini di vite umane e di affetti famigliari, aprendo la strada, con lo sfondamento della Linea Gotica, alla vittoriosa fase finale della guerra in Italia. E ricorderò le nobili figure dei caduti che oggi qui onoriamo. La ringrazio, ministro Cancellieri, per la ricostruzione dei profili e delle vicende di quei servitori dello Stato e di quei semplici cittadini e per il conferimento delle medaglie alla loro memoria. Ringrazio gli oratori per il loro così motivato intervento: possiamo ben identificarci tutti con quel patrimonio ideale, morale, umano che è stato il più alto e duraturo lascito della Resistenza.


Palazzo del Quirinale, 24/04/2012

giovedì 19 aprile 2012

SABATO 21 APRILE




La FUCI di Brescia parteciperà, sabato 21 aprile, all'incontro organizzato dall'UCID Brescia, UCID GIOVANI, ISFOR 2000 e ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE BRESCIANA . 

Tema dell'incontro sarà 
"IL GRANDE PASSO: DA STUDENTI A PROFESSIONISTI IN UN MONDO CHE CAMBIA".



mercoledì 18 aprile 2012

INCONTRO 19 APRILE 2012 - AULA: SALA DELLA GLORIA - UNIVERSITà CATTOLICA DI BRESCIA - ORA: 16.00




Mons. Montini. Chiesa cattolica e scontri di civiltà nella prima metà del Novecento


Presentazione del volume di Fulvio De Giorgi


L’Incontro costituisce occasione
per presentare il volume di
Fulvio De Giorgi
Mons. Montini.
Chiesa cattolica e scontri di civiltà nella prima metà del Novecento
.
Il Mulino, Bologna 2012

Saluto

  • Luigi Morgano
    Direttore della Sede di Brescia,
    Università Cattolica del Sacro Cuore

Intervengono

  • Don Angelo Maffeis
    Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, Milano
  • Luciano Pazzaglia
    Università Cattolica del Sacro Cuore
  • Xenio Toscani
    Università Cattolica del Sacro Cuore

In dialogo su

Mons. Montini. Chiesa cattolica e scontri di civiltà nella prima metà del Novecento

Sarà presente l’autore 

Luogo: Via Trieste 17, Brescia
Promosso da: Archivio per la Storia dell’Educazione in Italia e Centro Pastorale
Referente informazioni: Servizio Formazione Permanente
Recapito telefonico: tel. 030.2406501-4

In collaborazione con:

la FUCI





lunedì 16 aprile 2012


 
Gruppo di Brescia



STATO DEL GRUPPO 2012
(da Maggio 2011 ad Aprile 2012)


1.     Generalità:
Gruppo di:    Brescia
Numero degli aderenti:  16
Numero delle persone non aderenti che frequentano il gruppo:  1
Luogo e frequenza degli incontri del gruppo: Oratorio Padri della Pace, Via Pace, 10 25100 Brescia
Incontri: 3 volte al mese, solitamente il mercoledi dalle 21 alle 23, articolati su tre tematiche:
1.percorso culturale e politico (primo mercoledi del mese)
2.incontro spirituale accompagnato dalla lettura della Parola e dal commento di Padre Michele Pischedda (secondo mercoledi del mese)
3.incontro goliardico: momento di condivisione della cena e dell’amicizia (terzo mercoledi del mese)

2.     Percorsi

Percorso culturale politico
Nell’ultima parte dello scorso anno abbiamo affrontato il tema dell’energia e dell’ambiente in preparazione ai Referendum di giugno 2011 cosi da essere informati prima di decidere se andare a votare e che cosa votare;
durante l’anno accademico in corso abbiamo articolato i nostri incontri culturali e politici (in media uno al mese)affrontando 3 diverse tematiche:

1.     l’impegno del cattolico in politica come più alta forma di carità: la bellezza del servizio, la responsabilità delle scelte; oltre ad accese discussioni tra noi fucini, abbiamo organizzato incontri pubblici specifici per trattare la tematica con esperti (vedi oltre) cosi da poter formare una coscienza aperta alla possibilità della partecipazione civile e democratica per essere cittadini informati e consapevoli della realtà del presente.
2.     l’educazione alla libertà umana e cristiana:  ecco perché la nostra partecipazione al Congresso nazionale di Scienza e Vita e il convegno in Cattolica sullo studiare e sul crescere, quali straordinarie opportunità di formazione del giovane studente universitario.
3.     crisi economica e crisi culturale: quali strumenti adottare per vincere la sfida della crescita del giovane nel mercato del lavoro; da qui nasce la collaborazione fucina con l’UCID e la Rassegna della Microeditoria-Radio24 perché se è vero che il vivere l’università vuole essere momento di formazione e crescita per fornirci di strumenti adatti per il domani, è anche vero che il nostro domani sarà il mondo del lavoro e dunque è meglio affacciarci attrezzati e consapevoli.

Percorso teologico e spirituale 
Abbiamo affrontato con l’aiuto di Padre Michele Pischedda il tema della Provvidenza e dell’etica in riferimento alle Sacre Scritture, leggendo, analizzando e commentando il testo.


Percorso università
Incontro con le nuove matricole dell’Università Cattolica per promuovere l’importanza della formazione e della crescita personale come persone attente alla complessità del reale per vivere gli anni universitari con consapevolezza, passione e voglia di sperimentarsi non da soli ma accompagnati dal messaggio più rivoluzionario e importante di sempre: Gesù Cristo è risorto nell’Amore e ha vinto la Morte.

 

3. Bibliografia


Rivista Ricerca, FUCI, Roma, 2011-2012
La Bibbia, LDC, Roma, 2011
Sito internet Fuci nazionale
Sito internet de L'Avvenire, La Voce del Popolo


4. Incontri pubblici

dove
tema
numero partecipanti
data
Oratorio Padri della Pace, Brescia
energia nucleare in preparazione ai referendum con il dott.Andrea Panteghini, Ricercatore Confermato Facoltà di Ingegneria, Università degli Sudi di Brescia

20
maggio 2011
Oratorio Padri della Pace, Brescia
immigrazione: problema o risorsa? padre Michele Pischedda, Assistente Ecclesiastico Generale FUCI, Roma

15
maggio 2011
Oratorio Padri della Pace, Brescia
Incontro e dibattito sulla crisi economica col prof. Gianfranco Rusconi, docente di Economia aziendale presso l’Università degli Studi di Bergamo

12
ottobre 2011
Università Cattolica di Brescia
Organizzazione e incontro con gli studenti nell’ambito dell’iniziativa “Benvenuto Matricole” Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia.
30
settembre- ottobre 2011
Roma
Preparazione e partecipazione al convegno nazionale dell’Associazione “Scienza e Vita” presieduta dal dott. Massimo Gandolfini a Roma con la partecipazione straordinaria del Cardinale Angelo Bagnasco, presidente CEI Italiana e gli Onorevoli Pierluigi Bersani, Pierferdinando Casini, Angelino Alfano in rappresentanza dei partiti politici.
6 fucini
novembre 2011
Sala della Gloria Università Cattolica, Brescia
 Studiare e crescere: quali opportunità? Con Prof. Luigi Croce, Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia; Prof.ssa Maria Pia Pattoni, Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia, Padre Michele Pischedda, Assistente Ecclesiastico Generale FUCI, Roma;
100
 15 novembre 2011
Chiari, Brescia
Partecipazione ed intervento alla rassegna della Microeditoria con il dott. Sergio Nava, giornalista Radio24 nell’ambito della rassegna sulla fuga dei talenti. L’intervento ha insistito sul problema della disoccupazione giovanile a Brescia.
4 fucini
13 novembre 2011
Comunità Incontro, Brescia
ritiro di Avvento con la Cooperativa Cattolico Democratica di Cultura (CCDC) e la pastora Anne Zell e padre Giulio Cittadini,
50
Dicembre 2011
Oratorio padri della pace, Brescia
Cattolici e impegno pubblico: la quotidianità del servizio politico come più alta forma di carità; con Avv. Federcico Manzoni, consigliere comune Brescia, PD
20
Marzo 2012
Palazzo San Paolo, Brescia
Turoldo
Educare alla libertà umana e cristiana
50
Marzo 2012
ISFOR 2000, Brescia; associazione industriale bresciana
Il grande passo: da studenti a professionisti in un mondo che cambia; Associazione industriale bresciana; UCID
In programma
21 Aprile 2012

 

 

5. Finanziamenti e promozione

 

Il gruppo possiede un conto corrente (bancario, postale, postpay....) ?    SI libretto postale

Il gruppo possiede un codice fiscale?                                                                      NO

Avete richiesto finanziamento dalla Diocesi?                             SÌ (maggio 2011)   
Se si, sono stati erogati?                                                                NO
Sono stati richiesti finanziamenti all’Università?                        SÌ, in Cattolica dove siamo riconosciuti (dicembre 2011) 
Se si, sono stati erogati?                                                                NO                                                                         
E gli enti locali?                                                                             SI (dicembre 2011) ma nessuna donazione
Ricevete donazioni?                                                             NO
Ricorrete all’autotassazione o altre modalità di finanziamento?   SÌ     
Esiste un tesoriere di gruppo?                                           SÌ   
Avete limitato l’attività del gruppo per carenza di fondi?             SÌ   
Collocate gli avvisi del gruppo in Università o in Cappellania?     SÌ   
C’è un giornale di gruppo?                                                         SÌ    “La Fionda”

C’è un sito di gruppo?                                                               SÌ   

pagina FUCI BRESCIA su Facebook

Ricerca arriva regolarmente?                                                      SÌ   

Viene letto ed utilizzato dal gruppo?                                          SÌ   
Il sito nazionale è consultato ed utilizzato dal gruppo?                SÌ   
Come si promuove il gruppo?
Volantinaggio in Università; Sito internet; mail; Facebook; Conoscenze personali; passaparola in università; collaborazione con locale Pastorale Universitaria: collaborazione locale con MEIC e AC; interventi su stampa locale; Giornalino del gruppo; lettere a enti locali (sindaco, consiglieri comunali, provveditore scolastico, rettore e presidi facoltà)






6. Gli appuntamenti nazionali e le Commissioni Nazionali

Quanti in media i partecipanti del gruppo agli appuntamenti nazionali? 1-2

Il gruppo sostiene economicamente la partecipazione agli appuntamenti nazionali?  SÌ  (Assemblee Regionali) 
Vengono ricercati fondi a tal fine?    SÌ                                                                          
Si conosce il lavoro svolto dalle commissioni  Università, Teologia,  Formazione alla politica, e sono stati analizzati i materiali prodotti?   SÌ   

7. Collaborazioni   


Diocesi                 SÌ       

Azione Cattolica    SÌ     

Meic                      SÌ   

Università              SÌ   solo Cattolica dove siamo riconosciuti come gruppo; in Statale lavoro autonomo indipendente dall’autorità universitaria
 
Enti Locali             SÌ   

Libera                        NO

Forum dei giovani      NO

Gruppi e associazioni studentesche SÌ   

Se sì, quali? Carmelitani; gruppo Piergiorgio Frassati Cattolica Brescia; CL


8. Com’è la salute complessiva del gruppo?
Problematiche: partecipazione di tutti i fucini alle iniziative locali (di gruppo)  e nazionali (della federazione); ricambio generazionale scarso; Finanziamenti praticamente inesistenti;
Positività: passione e voglia di camminare concretamente insieme; voglia di sperimentarsi e condividere con altri gruppi universitari
Curate l'archivio di gruppo?                                                                            SI   
Conoscete la storia del vostro gruppo?                                                             SI     
Curate i rapporti con gli ex fucini?                                                                   SI      
Vi è il problema del ricambio generazionale?                                                         SÌ        
Il gruppo ha una sede o un’aula in università?                                                SÌ    sede provvisoria ospitata dai Padri della Pace, Oratorio; la stanza NON è a nostro uso esclusivo
L’assistente di gruppo partecipa con costanza agli incontri?                                      NO per impegni di Presidenza nazionale
I membri del gruppo partecipano con assiduità ad assemblee e incontri regionali?    NO
Quali sono gli obiettivi e le prospettive del gruppo per il prossimo anno?
1.Aumentare la partecipazione a incontri nazionali federativi;
2. ricercare  risorse economiche per attività gruppo;
3.continuare attiva collaborazione con MEIC e Pastorale Universitaria Diocesana;
4. puntare su riconoscimento in Statale e mantenere proficua collaborazione in Cattolica,
5. aumentare numero partecipanti al gruppo (anche se il numero di 16 federati di quest’anno non è mai stato raggiunto dal gruppo di Brescia dal 1990);
6. discutere e approvare lo statuto del gruppo;

Viene redatta annualmente una relazione sulle attività svolte dal gruppo?  SÌ    (dai presidenti di gruppo e depositata in università e disponibile sul sito internet)

Viene redatto un verbale degli incontri del gruppo?   SÌ  (disponibile sul sito internet) 

Il gruppo si è dotato di un suo statuto conforme allo Statuto Nazionale?      NO

I presidenti del gruppo hanno ricevuto la nomina del Vescovo?    NO (siamo in attesa da ottobre 2011)

Avvertite l’esigenza di momenti formativi destinati ai presidenti di gruppo? NO






Brescia, 15 aprile 2012

Gruppo FUCI Brescia
c/o Oratorio Padri Della Pace
Via Pace, 10
25100 Brescia

www.fucibrescia.blogspot.com; pagina FACEBOOK: fuci brescia

Recapito:
c/o Elia Croce, presidente Gruppo
Via Santa Giulia, 37
25030
Roncadelle (Brescia)
3281353383